Djembe e Tamburi Bassi con Seidou Dao
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Djembe e Tamburi Bassi con Seidou Dao

Finalmente torna a trovarci!
Seydou Dao sarà con noi il 10 Dicembre.

Stage di Djembe e Tamburi Bassi

Orario : 15:00-18:00
Costo: 35 euro

Per info:
Davide 3405498506
Gloria 392 989 0372
Giulia 349 5516840
Valentina 348 0091281

Nato a Bobo Dioulasso (seconda capitale del Burkina Faso) da Lamine Dao, “GRIOT” riconosciuto per le sue grandi capacità di narrazione, e da Fatimata Diarrà, cantante tradizionale animatrice di cerimonie (battesimi, matrimoni…), Seydou dimostra fin da giovanissimo di essere votato alla musica ed in particolare alle percussioni (DJEMBE’).
Destinato per tradizione familiare a vivere da artista, comincia a prendere in mano il tamburo all’età di 5 anni. Accompagna il fratello maggiore Mamadou Dao dall’89 al 91 nella troupe “Amorò” con la quale partecipa alle sue prime tournée in Burkina.
Dal 91 al 94, ancora adolescente, è già secondo solista del Balletto “Kobà de l’Houet” diretto dal grande coreografo guineano Seydoubà Sylla, col quale vince il primo premio alla Settimana Nazionale della Cultura del Burkina Faso.
Contemporaneamente è al seguito di Kassoum Diarrà nella troupe “Kassamà”, con la quale registra il suo primo album dimostrando notevoli doti musicali oltre che con lo djembè, anche negli altri strumenti musicali tradizionali.
Nel ’95 suona nel pluripremiato film "Keïta! l'Héritage du griot".
Nel ’98 vince un altro primo premio alla SNC del Burkina: a soli vent’anni infatti è primo solista
del Balletto “Farafina Yelemba”, diretto dal noto coreografo burkinabè Desirè Somè.
Nel 1999 esce il suo secondo album dal titolo “WassoMay” come primo solista della troupe “Djelya” diretta da Baba Kouyatè, con la quale effettua tre tournée in Francia, Svizzera e Germania. Finalmente, dopo una lunga collaborazione con la cantante guineana Macire Sylla ed il danzatore senegalese Kara Sylla, Seydou crea il proprio gruppo: nel 2002, grazie all’incontro con Moussa Sanou, virtuoso della kora (arpa tradizionale africana a 21 corde), nasce “ FORONTO'” che in lingua Djoulà significa “peperoncino”. Con il suo gruppo intraprende un cammino assolutamente originale nella scena della musica tradizionale del suo paese e, oltre a lavorare alla creazione di un album (di prossima uscita), partecipa a diversi eventi e festival in Burkina e in Italia.
Nel 2000 Seydou si stabilisce in Italia (prevalentemente a Milano e a Lecco) dove collabora con il gruppo musicale Sirabà Denou, con l’Associazione Sirabà Italia, con il progetto Karamogò Arci e con l’Associazione Djembe.it in qualità di insegnante, formatore e direttore artistico. Riscuote immediatamente un grande successo e viene chiamato in tutta Italia per organizzare concerti e far conoscere la sua musica. Partecipa ai più famosi Festival italiani di cultura africana come “Afropean Meeting” a Rovigo e dal 2006 al Festival “Mama Africa” a Mulazzo.
Dal suo arrivo in Europa, Seydou stringe forti contattati con la Slovenia, Croazia e Francia facendo ciclici stage di percussioni e concerti.
Esperienza di particolare importanza è la creazione delle musiche per l’opera teatrale “Hamlet Noir”, che tra il 2001 e il 2005 viene rappresentata in Italia, Svizzera, Benin, Mali e Burkina.
Nel 2006 si trasferisce a Trieste per collaborare con l’Associazione Dambà, tenendo corsi di percussioni e dirigendo la parte musicale dei corsi di danza.
Accompagna corsi di teatro/danza e teatro interculturale e contemporaneamente affina la sua dote di insegnante svolgendo anche percorsi educativo-musicali nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie.
Dal 2000 organizza ogni dicembre viaggi in Burkina a Bobo-Dioulasso (città di una grande vivacità artistica e musicale) portando gente dall’Europa interessata a conoscere la cultura del paese attraverso l’immenso e sfaccettato bagaglio musicale di Seydou e della famiglia Dao.
Nell'ottobre 2011 apre la sua Associazione in Burkina Faso col nome del proprio gruppo musicale "Forontò".
Nel 2013 apre la sua Associazione in Italia "Forontò - Arte e Fraternità" che, tra i vari obiettivi, ha l’intento di creare una struttura a Bobo-Dioulasso che possa essere una vera e propria “casa” per i tanti musicisti burkinabé che non dispongono dei mezzi per produrre e diffondere la propria musica.